CAV CENTRO DONNA LILITH DI LATINA
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CENTRO DONNA LILITH APS



CPR I LAGER DELLA DEMOCRAZIA
La non vita nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio
Latina, 11 Aprile 2024
I Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) sono i non-luoghi in cui finiscono le persone migranti prive di documenti regolari di soggiorno, in attesa di essere deportate nel proprio paese di origine.
Le persone detenute all’interno dei CPR non hanno commesso dei reati ma un illecito amministrativo: sono private della libertà personale perché i loro documenti non sono in regola, perché sono esse stesse considerate “irregolari”.
Sabato 13 Aprile alle 18:00 presso lo spazio Latinadamare (viale XVIII Dicembre, 124, 04100, Latina), parleremo di chi sono le persone recluse nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio e a quali atti violenti, inumani e degradanti vengono sottoposte, approfondendo la tematica in un'ottica di genere.
Promotrice dell’incontro è la nostra associazione, il Centro Donna Lilith aps di Latina, da anni impegnata in prima linea nell’ascolto, nel sostegno e nel supporto delle donne migranti, richiedenti asilo e rifugiate, garantendo loro uno spazio protetto, sicuro e non giudicante dove rielaborare le loro storie di vita caratterizzate da un’estrema violenza di genere, attraverso lo strumento importantissimo del lavoro tra donne e per le donne coadiuvato del fondamentale lavoro delle mediatrici culturali e linguistiche formate sulle tematiche della violenza di genere.
Dialogheranno insieme alle socie dell’associazione, Cesare Mariani, operatore dello sportello legale del Naga (Milano), Camilla Ponti, psicologa della Rete Mai Più Lager - No ai Cpr (Milano) e Francesca De Masi, operatrice anti-tratta della Cooperativa Sociale BeFree (Roma).
Irene Fucsia, Responsabile del Centro antiviolenza di Latina dichiara: “per la nostra associazione è importante dare voce a tutte quelle donne rese invisibili a causa del mancato riconoscimento sul nostro territorio. Donne che nel loro percorso di migrazione e durante la permanenza in CPR sono sottoposte a maggiori discriminazioni e abusi legati al genere.
Crediamo quindi che sia importante aprire sabato un tavolo di confronto sul nostro territorio con la popolazione e gli altri attori e attrici che partecipano attivamente alla rete nazionale che osserva e denuncia quanto accade nei CPR.”
Centro Donna Lilith APS